CasaPound è un pericolo per la sicurezza di tutti i cittadini

Novembre 22nd, 2018 Nessun commento »

Svicolano, si contraddicono, negano sfacciatamente i fatti. Insomma CasaPound si comporta come al suo solito.
Solo acrobazie logiche e, giusto per usare un eufemismo, un’idea estremamente “elastica” della coerenza possono permettergli di dichiararsi, nelle parole del loro leader Simone Di Stefano al Corriere della Sera, apertamente fascisti ed eredi della Repubblica Sociale Italiana e al contempo sottoscrivere di non professare comportamenti fascisti.
La continuità nelle dichiarazioni di fascismo da parte di tutti i maggiori esponenti di CasaPound è già abbastanza da chiedersi se la loro firma sull’atto fiorentino non sia di fatto una falsa dichiarazione in atto pubblico.

Ma questa è solo metà della faccenda.
L’altra metà è quella raccontata dalle denunce e dagli arresti a carico dei militanti di CasaPound. Un partito con una base di iscritti così piccola e che colleziona 359 denunce e 20 arresti fra il 2011 e il 2015 è un pericolo per la sicurezza di tutti i cittadini.
Dal 2015 ad oggi quei numeri si sono ulteriormente gonfiati, come a metà di quest’anno a Torino dove a seguito di una perquisizione della loro sede ci sono stati sei denunce ed un arresto. Il questore in quella occasione ha dichiarato: “Lavoriamo per garantire la sicurezza, ma ci troviamo di nuovo davanti a persone che si pongono come soggetti politici e agiscono come delinquenti”. E poi meno di due mesi fa l’aggressione con mazze e cinghie a Bari.
E ancora dobbiamo ricordare a tutti chi era Gianluca Casseri, l’autore dei due omicidi e dei tre ferimenti a Firenze?
Le affannate dichiarazioni di CasaPound a Firenze, le accuse demagogiche e il poco degno vittimismo sono solo una maschera che nasconde questo. Questo e molto altro: chiunque può farsi un giro sul web alla ricerca di tutte le volte che CasaPound è stata protagonista di inquietanti fatti di cronaca.

L’ANPI di Firenze richiede con forza alle istituzioni vigilanza sui valori costituzionali, su cui si fonda la convivenza civile del nostro Paese: che non permettano che vengano aggirati come appena successo.

Banchini di CasaPound su suolo pubblico a Firenze

Novembre 18th, 2018 Nessun commento »

CasaPound sta organizzando banchini di promozione a Firenze, oggi in piazza Strozzi.
A nemmeno un anno dall’approvazione della delibera per la quale ogni richiesta di attività su suolo pubblico deve accompagnarsi ad una dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti e antirazzisti sanciti nella Costituzione quegli stessi valori diventano carta straccia.

Che CasaPound abbia firmato quella dichiarazione non stupisce nessuno, è ovviamente solo l’ultima di una lunghissima serie di sfide sfacciate alle regole e ai valori civili del nostro Paese. Quello che sbalordisce è invece la scelta del Comune di Firenze che, dopo aver votato e reso applicativa la delibera, prende per buona quella firma.
Stiamo parlando di CasaPound, i primi a dire pubblicamente di sé stessi “noi siamo fascisti”. Stiamo parlando di un’organizzazione che ha collezionato centinaia e centinaia fra denunce e arresti per i propri militanti. Stiamo parlando della violenza assassina di Piazza Dalmazia.
Solo qualche giorno fa il Parlamento europeo ha votato una risoluzione sull’aumento della violenza neofascista in Europa. CasaPound è uno dei pochi gruppi citati esplicitamente in quel documento.

Se quella delibera non ferma un’organizzazione del genere allora a cosa serve? Che senso hanno le parole spese dall’amministrazione comunale ogni 25 Aprile, ogni 11 Agosto?
O quella concessione è un errore vergognoso a cui riparare immediatamente o l’amministrazione comunale smentisce sé stessa e si allinea per ignavia a chi erode, giorno dopo giorno, i principi della convivenza civile e le fondamenta valoriali del nostro Paese.

La Segreteria ANPI Firenze

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“Decreto Salvini”: aumento dell’illegalità e della marginalità.

Novembre 7th, 2018 Nessun commento »

L’ANPI Provinciale di Firenze aggiunge la propria voce a quella dei comuni che chiedono la sospensione del cosiddetto “Decreto Salvini”, che comprende in un unico testo le materie sicurezza e immigrazione.
Le città di Torino, Bologna e Firenze hanno approvato ordini del giorno in cui si sottolinea la pericolosità degli intenti inclusi in questo decreto che porteranno ad un aumento dell’illegalità e della marginalità. L’intero impianto del decreto ignora il valore, costituzionalmente riconosciuto, dell’accoglienza e spinge l’Italia ai margini del sistema ideale disegnato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Chiediamo con forza che sia dato ascolto a quelle istituzioni e a tutti i cittadini che chiedono una gestione della complessità del fenomeno delle migrazioni umane basata su criteri di razionalità e solidarietà umana.

[la notizia: www.firenzetoday.it/cronaca/immigrazione-sospensione-decreto-salvini.html]

No giustizieri fai da te di CasaPound

Agosto 2nd, 2018 Nessun commento »

Di nuovo CasaPound tenta a Firenze la carta delle ronde notturne, provando a sostituirsi alle forze dell’ordine, giocando ai paladini di una legalità che sono i primi a disprezzare.

Non sono le ronde di partito a fare la sicurezza. La sicurezza la fanno le famiglie, i singoli cittadini, le associazioni di quartiere, i commercianti, le iniziative e gli spazi comuni vissuti tutti i giorni. Vediamo continuamente sulla cronaca i risultati nefasti di attacchi razzisti di giustizieri, che non devono trovare spazio.
La sicurezza la costruisce l’amministrazione del territorio e la professionalità delle forze dell’ordine, non le improvvisate di un gruppo di neofascisti. Come le ronde sulla tramvia di qualche tempo fa, durate giusto il tempo di farsi due foto e mandarle alla stampa. Non può essere CasaPound a parlare di sicurezza, i cui militanti hanno collezionato negli ultimi anni centinaia e centinaia fra denunce e arresti in tutta Italia. E ancora risuonano gli spari di Piazza Dalmazia.

CasaPound è un corpo estraneo nel quartiere di San Jacopino, il loro misero sgomitare in vista delle prossime elezioni comunali e l’affannosa ricerca di un minuto di celebrità sono però fatti soffiando sul fuoco del senso di insicurezza, sono fatti giocando sulla paura e non fanno che peggiorare la vita quotidiana dei residenti.

L’ANPI è con i cittadini di San Jacopino nel respingere le provocazioni dei neofascisti di CasaPound e chiede che le istituzioni impediscano questo pericoloso fai da te, riportando il tema della sicurezza nell’ambito di una gestione civile e degna di uno stato democratico.

Il presidente del Quartiere 1 Sguanci su Mussolini: parole che lasciano sgomenti

Gennaio 16th, 2018 Nessun commento »

Lascia esterrefatti la vicenda di Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere 1.
Le sue parole su Mussolini, infarcite delle sciocchezze tipiche di certa insopportabile superficialità dilagante sui social network, sono indegne di una città come quella di Firenze, che ha pagato più di altre vent’anni di dittatura e il passaggio della guerra voluta dai nazifascisti.
Rappresentare le istituzioni democratiche nate in Italia solo grazie alla sconfitta del fascismo comporta responsabilità, comporta lo schierarsi dalla parte della libertà contro la sua negazione, ovvero il fascismo. Nei giorni in cui il consiglio comunale ha approvato una delibera che vieta spazi a chi minaccia la democrazia, dalla quale attendiamo discenda in tempi rapidissimi una coerente modifica ai regolamenti comunali in materia, non è possibile alcun tentennamento.
Come ANPI provinciale di Firenze chiediamo al sindaco Nardella di prendere una posizione chiara rispetto a quanto accaduto e respingiamo con forza ogni concessione a una storia che è inconciliabile con il vivere civile sancito dalla nostra Costituzione.

Vessillo nazista alla caserma Baldissera di Firenze

Dicembre 3rd, 2017 Nessun commento »

Chiamarlo un atto vergognoso sarebbe poco. L’esposizione della bandiera neonazista dentro la caserma Baldissera dei carabinieri di Firenze è intollerabile.
Non è solo uno sfregio a uno dei simboli della sicurezza della nostra comunità: l’Arma dei Carabinieri. Ma è anche e soprattutto un colpo al cuore dei valori sui quali si fonda la Repubblica italiana. Parliamo dei valori della Resistenza. Parliamo di tutti quegli uomini e quelle donne che durante la Seconda Guerra Mondiale lottarono per liberare il nostro Paese dalla violenza del nazifascismo. Per dare al nostro Paese le fondamenta su cui costruire la Repubblica.

L’Arma dei Carabinieri ha dato molto alla storia d’Italia e in particolare alla storia della Resistenza. Come non ricordare i tre martiri di Fiesole – Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti – che il 12 agosto del 1944 si consegnarono alle truppe tedesche per salvare dieci ostaggi e subito dopo furono fucilati? Come non ricordare il contributo dato alla Liberazione di Firenze dall’Arma dei Carabinieri?
È per questo che lo sgomento di fronte ad un episodio del genere è più forte.

In un periodo, poi, in cui nella nostra città e in tutta la Toscana l’estrema destra si sta ritagliando spazi sempre più ampi e la risposta delle Istituzioni non è sempre all’altezza della sfida. Quanto dovremo aspettare perché ci si renda conto che l’avanzata del neofascismo anche qui, in una delle città simbolo della Resistenza, della cultura del rispetto e dell’apertura al mondo, sta assumendo dimensioni oltremodo preoccupanti e non può più esser vista come fenomeno marginale, ma combattuta con fermezza?

Ecco perché dobbiamo interrogarci non solo su chi ha esposto quella bandiera, ma anche su chi, prima che divenisse di dominio pubblico, ha visto ed ha taciuto, ha visto e ha lasciato correre.
Deve essere fugata ogni ombra in questa faccenda.
Chiederemo al più presto un incontro al Prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, perché è intollerabile che i membri delle forze dell’ordine non siano pienamente aderenti ai principi e ai valori di quella Costituzione su cui giurano.
Convenendo inoltre con la pronta reazione della ministra Pinotti ci attiveremo per incontrarla sul tema del rispetto dei principi democratici e dei valori costituzionali nell’esercito.

ANPI Firenze
ARCI Firenze
CGIL Firenze

Partigiane e partigiani, i ritratti di Giovanna Gould

Novembre 12th, 2017 Nessun commento »

Dodici partigiani toscani, in quindici ritratti fra il 2006 e il 2007. Schizzi realizzati di getto, in pochi minuti, durante riunioni o in altre attività.

Giovanna Gould, dottoressa in lingue e diplomata in pittura e storia dell’arte, ha insegnato arte e lingue in vari paesi (Italia, Seychelles, Zimbabwe, Isole Vergini, Stati Uniti, Liechtenstein). Impegnata anche come ritrattista nei tribunali in quei casi dove le fotocamere non sono ammesse, ha esposto i propri lavori in mostre personali e collettive in vari paesi del mondo. L’ultima a Cadice in Spagna nel maggio 2017.

L’antifascismo in marcia, il 28 ottobre

Ottobre 27th, 2017 Nessun commento »

A Firenze presidio ore 10-17 in p.za Dalmazia e p.za Beccaria.

Alle 18, INTOLLERANZE ELEMENTARI: la crescita di razzismi e fascismi – gli anticorpi democratici.
Incontro con la vicepresidente nazionale ANPI presso SMS di Rifredi, via Vittorio Emanuele II, 303.

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Iniziativa di Lealtà-Azione all’Impruneta

Settembre 2nd, 2017 Nessun commento »

Per il 17 settembre all’Impruneta viene organizzato un evento dell’associazione “I Lupi danno la Zampa”, si tratta di una manifestazione canina intitolata “Io e i miei amici”.

L’associazione “I Lupi danno la Zampa” è una costola dell’organizzazione politica Lealtà – Azione, che si rifà al pensiero di personaggi legati al nazismo e al fascismo.
Fra i loro riferimenti i militanti di Lealtà – Azione indicano Léon Degrelle, politico belga e soldato nelle SS, paladino del nazionalsocialismo. Altro riferimento indicato da Lealtà – Azione è Corneliu Zelea Codreanu, capo e fondatore della Guardia di Ferro, milizia armata rumena nota per violenze ed uccisioni di civili ebrei. Infine l’intellettuale americano Ezra Pound, fiancheggiatore del fascismo fino alla fine della guerra.

È oramai nota la strategia tenuta da alcune sigle dell’estremismo politico di destra: organizzano eventi culturali o benefici tramite associazioni tematiche, con l’evidente obiettivo di ottenere riconoscimento sociale da usare poi in chiave politica.

Ci chiediamo se i militanti de “I Lupi danno la Zampa” abbiano spiegato quali siano i valori che li guidano ai commercianti che hanno concesso sponsorizzazione al loro evento. Sanno i cittadini dell’Impruneta quali siano gli ideali dei militanti di questa associazione che, pur occupandosi di animali domestici, è a tutti gli effetti parte di un’organizzazione politica?

Come ANPI Firenze esprimiamo preoccupazione per i molti segnali di ripresa, a volte palesi e a volte nascosti, delle vecchie idee che portarono l’Italia nel disastro della dittatura.
È necessario che le istituzioni e tutti i cittadini sappiano riconoscere i nomi e le strategie di questi gruppi, anche quando sembrano occuparsi di tutt’altro che di politica.

La segreteria ANPI di Firenze


L’evento in questione: https://www.facebook.com/events/1902389360013228/
La pagina web de “I Lupi danno la zampa”: http://www.lealta-azione.it/le-branche/i-lupi-danno-la-zampa/
“Pensieri e Valori” di Lealtà – Azione: http://www.lealta-azione.it/pensiero/, le tre frasi in neretto sono citazioni rispettivamente di Pound, Degrelle e Codreanu.

L’ANPI Toscana è al fianco di chi pratica il dovere costituzionale ed umano dell’accoglienza

Agosto 25th, 2017 Nessun commento »

Della bufera mediatica in cui è stato trascinato don Massimo Biancalani, parroco in Pistoia, travolto dagli insulti per aver offerto una giornata in piscina ai profughi che avevano lavorato ad una festa benefica, se ne sta parlando diffusamente.

All’iniziale messaggio del leader della Lega, che lo additava agli odiatori a cottimo di cui si circonda sui social, si accoda ora Forza Nuova che dichiara di voler “vigilare sulla dottrina del parroco”.

Forza Nuova, che si è più volte distinta per l’intenzione di divenire “vigilantes” e di fatto sostituirsi alle forze dell’ordine in materia di sicurezza, esprime ora la volontà di elevarsi a “vigilantes della fede” dichiarando di voler presenziare alla messa officiata da don Biancalani domenica prossima per “vigilare sull’effettiva dottrina del parroco”.

Le questioni che attengono agli aspetti religiosi non sono materia nostra e sulle quali comunque si è già espresso con fermezza il vescovo della città.
Come ANPI Toscana preme invece sottolineare che gli aiuti umanitari e l’accoglienza sono un dovere costituzionale che tutte le cittadine ed i cittadini democratici sono chiamati a svolgere; qualsiasi scelta esercitata dunque nel rispetto delle regole della Carta Costituzionale e della civile convivenza sono, per nostra cultura politica, oggetto di apprezzamento e rispetto.

25 agosto 2017
Il Comitato Regionale ANPI Toscana.