“Questa raccolta di firme per la petizione al Sindaco di Firenze con cui si chiede la chiusura di Casa Pound, è al tempo stesso un esempio ed uno stimolo, ponendo a tutti una forma di vigilanza democratica”.
FIRENZE 23 dicembre 2013
Anpi, Alba e Arci hanno consegnato oggi al vicesindaco di Firenze Stefania Saccardi le firme raccolte per chiedere la chiusura di Casa Pound.
“Non è che un inizio” dichiara Gigi Remaschi, vicepresidente ANPI Firenze. “All’antifascismo blando e rituale delle celebrazioni ufficiali intendiamo sostituire l’azione attiva, popolare, partecipata in cui si affiancano soggetti diversi, uniti dalla comune volontà di non tollerare la riorganizzazione “sotto ogni forma” di fascismo, nazismo, xenofobia”.
Secondo Remaschi “ il nostro Paese non può non essere antifascista: lo ha sancito la storia, lo pretende la nostra Costituzione, il fascismo è vietato le leggi”.
Anpi chiede dunque alle istituzioni di vigilare ed intervenire per quanto nelle loro facoltà, rispetto al riaffermarsi di culture istanze e pratiche neo-fasciste.
“Le istituzioni democratiche, il cui genoma risiede nella Lotta di Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, e gli organi della Pubblica Amministrazione sono chiamati ad osservare, salvaguardare, promuovere e sviluppare il carattere fondativo della Repubblica -sottolinea Remaschi- Ciò richiede una costante, rigorosa e forte attività di contrasto e repressione delle varie presenze organizzate di un fascismo arrogante e violento, che agiscono impunite nell’indifferenza e nell’aporia etica e deontologica degli Uffici che sono tenuti ad operare.